Il leader della Lega dice che si sono rotti i rapporti tra il suo partito e quello di Putin.
In piena campagna elettorale Matteo Salvini dichiara che ormai non c’è “Non c’è più nessun tipo di rapporto” con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. “Con il partito di Putin c’erano rapporti prima della guerra, ma il conflitto in Ucraina ha cambiato le carte in tavola, chi invade ha sempre torto. Non c’è più nessun tipo di rapporto” ammette il leader del Carroccio. “Ho l’ambizione e la voglia di ricostruire ponti e tornare alla pace rimanendo ancorato saldamente alle alleanze occidentali” poi l’affondo a sinistra: “Chi sta candidando i nostalgici di Lenin e chi vuole cancellare Israele dalla faccia della terra è il Pd”.
Dopo le parole dell’ex presidente russo Dmitri Medvedev sulle elezioni italiane, Salvini ci ha tenuto a ribadire che non ci rapporti tra il suo partito e Mosca. La Lega, come Berlusconi precedentemente, era molto vicino a Mosca e lo dimostrano le varie inchieste di rapporti con ambasciate e oligarchi russi. All’inizio della guerra Salvini ha avuto non poche difficoltà, così come ha chiaramente evidenziato il suo viaggio in Polonia e la sua missione di pace fallita. Ma ora, come emerge anche dal programma del centrodestra, la posizione della coalizione è nettamente schierata sulla linea di condanna alla Russia e al fianco di Kiev, alleato della Nato e dell’Ue.
Il pressing del Pd per far eliminare l’accordo di Salvini
A seguito delle ingerenze di Medvedev Salvini aveva tagliato corto dicendo: “Alle elezioni votano gli italiani, non i russi. I problemi dei cittadini non sono i tweet di un russo”. Ma dal Pd erano arrivate pressioni per cancellare l’accordo con il partito di Putin. “C’è un partito italiano, la Lega, che ha un accordo firmato nel 2017 con Russia Unita, il partito di Putin. Questo accordo deve essere disdettato. Se non lo fanno, è gravissimo per la sovranità del nostro Paese” ha insistito Enrico Letta.
Per Salvini l’Italia ha un rapporto con la Russia ed è innegabile ed è dal punto di vista energetico. “I numeri ci dicono che noi non possiamo fare a meno del gas della Russia”, ha detto Salvini su La7. Per poi concludere: “O si fa un accordo con i francesi sul nucleare, oppure raddoppio del Tap, o in autunno si rischia il razionamento. Spero che questa stramaledetta guerra finisca, sia per salvare migliaia di vite sia per tornare ad un prezzo normale del gas”.
